Lo stereotipo della "mamma perfetta"

Il concetto della "mamma perfetta" ha radici profonde nelle dinamiche culturali e sociali che hanno plasmato la percezione della genitorialità nel corso dei secoli. Storicamente, alle donne è stato assegnato il ruolo predominante di curatrici e custodi della famiglia.
Questo concetto è emerso in diverse culture in modi diversi, ma il comune denominatore è stata l'idea che le madri dovessero incarnare l'immagine di virtù come la pazienza, la dedizione e l'altruismo.
Nel corso del tempo, questi ideali sono stati amplificati da fattori come la religione, la letteratura e, più recentemente, dai mezzi di comunicazione di massa.

La letteratura classica spesso dipingeva madri come figure serene e senza macchia, mentre la religione celebrava la maternità come una virtù divina.
L'era moderna ha visto l'ascesa dei media di massa, che ha ulteriormente plasmato l'immagine della "mamma perfetta".
Dalle pubblicità ai film, le madri rappresentate erano impeccabili, sempre sorridenti e in grado di bilanciare senza sforzo carriere, famiglia e aspetto impeccabile.

INVISCHIATI IN UNO STEREOTIPO 

Il concetto di “mamma perfetta” è un ottimo esempio di stereotipo. Uno stereotipo rappresenta un modo semplificato e statico di “pensare”, in questo caso, la maternità. Può essere utile utilizzarlo in alcuni contesti per avere una “bussola” con cui orientarsi, ma bisogna fare molta attenzione perché è facile trasformare questa “guida rapida” in un cliché preconfezionato che rende tutto banale e superficiale.

Così è accaduto esattamente per la “mamma perfetta” che ancora oggi resiste e genera pressioni, ansie e insicurezze, soprattutto nelle mamme. Le madri possono sentirsi costantemente sottovalutate o giudicate, e l'idea che debbano essere in grado di affrontare tutte le sfide con un sorriso può generare un senso di inadeguatezza. Ciò può portare a un circolo vizioso in cui le madri cercano inutilmente di soddisfare standard irrealistici, sentendosi poi colpevoli quando non riescono a farlo.

L'effetto sulla relazione madre-figlio può essere altrettanto significativo. Una madre che cerca di corrispondere a questa immagine idealizzata potrebbe concentrarsi troppo sull'apparenza esterna e sulla performance, trascurando l'aspetto cruciale dell'empatia e della connessione autentica con il proprio figlio. Ciò può avere conseguenze durature sulla salute emotiva e sullo sviluppo del bambino.

IL RUOLO DELLA EDUCATRICE PERINATALE

La pressione derivante dallo stereotipo della "mamma perfetta" spesso porta le madri a giudicarsi reciprocamente e a cercare di competere tra di loro. Le donne si sentono costantemente sotto esame, sospettando di essere giudicate dalle altre madri, dagli amici, dalla famiglia e persino dagli sconosciuti sui social media. Questo può creare un ambiente tossico in cui il confronto e l'invidia possono fiorire.

Qui entra in gioco l’Educatrice Perinatale che può aiutare la mamma a sconfiggere questo nemico.


Può ad esempio incoraggiare la mamma a raccontarsi in modo onesto, aiutandola a comprendere che il compito di essere genitori non si può limitare alle etichette “mamma buona” e “mamma cattiva” e che quella idea di mamma impeccabile, sempre sorridente, paziente, amorevole, è una fantasia da “famiglia del Mulino Bianco” (a proposito di pubblicità) e che nella realtà essere genitori è una consapevolezza che si conquista giorno dopo giorno, collezionando errori e imperfezioni.

A questo serve in fondo l’Educatrice Perinatale. Essa è la “tata” che ogni mamma vorrebbe, la guida che la sostiene, non evitandole di commettere errori, ma che la supporta nello sforzo quotidiano di essere per il proprio bambino una autentica “traduttrice di significati”.

IL VANTAGGIO DI AVERE IL SUPPORTO DI UNA EDUCATRICE PERINATALE

Una Educatrice Perinatale offre un ascolto attento e senza giudizio. La presenza di una figura esperta permette ai genitori di avere uno spazio e un tempo in cui possono esprimere liberamente le loro ansie e preoccupazioni, senza temere il giudizio o di essere fraintesi. È proprio quello spazio dedicato alla mamma che mette le basi per cominciare a smontare lo stereotipo della mamma perfetta.

Inoltre l’Educatrice Perinatale promuove il dialogo e la collaborazione all’interno della coppia, sostenendo la condivisione delle responsabilità tra i partner. In questo modo cadono le fantasie della mamma “che compie la magia di moltiplicare le ore” per occuparsi da sola degli impegni genitoriali. Sostenere i papà nell’avere un ruolo sempre più attivo nell’accudimento e nella relazione con i figli, rende il partner più consapevole e bilancia e riequilibra i compiti della genitorialità, rendendoli più facilmente sostenibili a lungo termine.

Ancora l’Educatrice Perinatale è una figura fondamentale per “prendersi cura” dei genitori. Promuove una gestione più serena del tempo e delle cose da fare e crea le condizioni perché la neomamma possa ritrovare il tempo per se stessa, per riposare e riprendere le forze dopo il parto, ma anche per riconquistare quella parte di donna che è anche femminilità e non solo maternità, che non può e non deve essere soffocata dall’arrivo del nuovo bambino.

Infine l’Educatrice Perinatale, grazie alla combinazione tra esperienza e competenza, e grazie alle sue capacità di ascolto empatico e di fornire sostegno emotivo è un ponte tra conoscenza e fiducia.
Con i suoi consigli pratici guida i genitori nello svolgimento dei compiti di accudimento e, fornendo ai genitori informazioni corrette e fondate su solide basi scientifiche, chiarisce i dubbi, allontana le informazioni false e fuorvianti e crea un ambiente che favorisce la creazione e il consolidamento, giorno dopo giorno, della fiducia nelle capacità di diventare genitori.
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