Supporto alla genitorialità: quali sono le figure che aiutano i genitori?

Negli ultimi decenni il concetto di "genitorialità" ha subito una forte trasformazione e l'evoluzione delle dinamiche familiari, i cambiamenti nella società e il progresso tecnologico e scientifico hanno fatto emergere sempre di più la necessità, per i genitori, di affidarsi a nuove figure di supporto, capaci di mettere al centro il bambino, i suoi bisogno e le sue necessità. Ma quali sono le figure di supporto alla genitorialità più richieste? E qual è la formazione più adatta, per diventare professionisti competenti e preparati? Ti spieghiamo tutto in questo articolo.
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Com'è cambiata la famiglia

Negli ultimi cinquant'anni le trasformazioni socio-culturali, lo sviluppo di nuove tecnologie, il progresso scientifico e i mutamenti legislativi hanno modificato profondamente il concetto di genitorialità.

Pensiamo, ad esempio, ai cambiamenti nelle dinamiche familiari. 

Fino agli anni '70 e '80 del secolo scorso la società occidentale era ancora largamente permeata da modelli patriarcali e autoritari, riflessi anche nelle dinamiche familiari. La figura del padre era spesso associata a un ruolo di autorità e disciplina, mentre la madre era vista principalmente come responsabile delle cure e della gestione domestica. Questo modello tradizionale di genitorialità era caratterizzato da una rigida divisione dei ruoli di genere e da una gerarchia familiare ben definita, con scarsa enfasi sull'ascolto dei bisogni emotivi dei figli e sulla negoziazione dei confini.

Tuttavia, già durante gli anni '90, si sono manifestati significativi segnali di cambiamento. Il movimento per i diritti dei bambini ha cominciato a sollevare consapevolezza riguardo ai bisogni e ai diritti dei più giovani, spingendo per una genitorialità più centrata sul bambino. 

Parallelamente, l'evoluzione del pensiero psicologico ha portato a una maggiore consapevolezza dell'importanza della relazione genitore-figlio per lo sviluppo emotivo e cognitivo dei bambini. Teorie come l'attaccamento di Bowlby e gli studi sull'efficacia educativa di Baumrind hanno contribuito a promuovere modelli più flessibili e responsivi di genitorialità, sottolineando l'importanza della coerenza emotiva e dell'affettività nei rapporti familiari.

L'emancipazione femminile ha ribaltato la visione tradizionale che voleva la donna (la mamma) come unica responsabile dell'accudimento e della crescita dei figli. E oggi, sempre più spesso, la funzione genitoriale viene condivisa con il partner e il padre ha una maggiore presenza e costanza nei ruoli di accudimento e cura.

Nel contesto socio-culturale, la crescente diversità etnica, culturale e religiosa delle società occidentali ha portato a una maggiore varietà di pratiche e valori legati alla genitorialità. E ciò ha richiesto una maggiore flessibilità nell'approccio alla genitorialità da parte degli educatori e dei professionisti del supporto alla famiglia, con l'obiettivo di rispettare e valorizzare le differenze culturali e individuali.

Inoltre l'avvento delle tecnologie digitali e l'espansione della globalizzazione hanno avuto un ulteriore impatto significativo sulla genitorialità contemporanea. La crescente presenza di dispositivi tecnologici ha modificato i modelli di interazione familiare, creando nuove sfide legate alla gestione del tempo trascorso online dai bambini e alla protezione della loro privacy. Al contempo, la pressione economica sui genitori è aumentata, con maggiori aspettative riguardo al successo professionale e alla capacità di fornire un ambiente familiare sicuro e stabile.

Insomma, il concetto tradizionale di famiglia è stato ampiamente ridefinito negli ultimi decenni, portando a una maggiore accettazione di modelli familiari non convenzionali, inclusi genitori single, famiglie ricostituite, coppie dello stesso sesso e famiglie multietniche. Questa diversità ha portato a una riconsiderazione dei ruoli di genere e delle dinamiche familiari, promuovendo un'idea più inclusiva di genitorialità che si adatta alla varietà di contesti familiari esistenti.

Alla luce di questi grandi cambiamenti, si è modificato anche il concetto di supporto alla genitorialità. Se una volta i genitori in difficoltà si rivolgevano solamente al pediatra, al loro medico condotto o persino al prete per ricevere consigli o assistenza, oggi le possibilità di aiuto si sono moltiplicate e sono nate molte nuove figure che gravitano attorno al supporto genitoriale.

Sostegno e supporto genitoriale: che differenza c'è

Anche se comunemente i termini "sostegno" e "supporto" genitoriale vengono usati indifferentemente, noi di VivInfanzia pensiamo che appartengano a due ambiti diversi:

  1. Il sostegno genitoriale implica una azione mirata e strutturata, che viene svolta da personale specificatamente formato e preparato (psicologo, pedagogista, mediatore familiare etc.) che ha come obiettivo o la cura di una condizione patologica personale o familiare - esclusiva dello psicologo (terapia), o la promozione di uno stile educativo più efficace per generare un cambiamento nel funzionamento dei genitori e delle dinamiche del sistema familiare. 
  2. Il supporto genitoriale implica un aiuto più generico e informale che può comprendere l'ascolto empatico, l'incoraggiamento e la condivisione delle esperienze tra genitori, senza necessariamente implicare una formazione specifica o una metodologia di intervento definita.

Un mosaico frammentato: le diverse figure di supporto alla genitorialità

Nel vasto panorama del supporto alla genitorialità, siamo di fronte a un mosaico di figure, ognuna con un ruolo unico e significativo nel sostenere le famiglie nel loro viaggio educativo. Questo mosaico, tuttavia, può apparire frammentato e complesso, con una varietà di professionisti che offrono supporto in modi diversi.

Esploriamo assieme questo affascinante scenario, per comprendere appieno la ricchezza e la diversità delle figure coinvolte.

Figure di consulenza e supporto

Le figure a sostegno della genitorialità rappresentano un pilastro fondamentale nel supportare i genitori nel loro ruolo educativo. Pedagogisti, psicologi, coach genitoriali, consulenti educativi e consulenti del sonno offrono consulenza, orientamento e supporto pratico alle famiglie, aiutandole ad affrontare le sfide educative e a sviluppare strategie efficaci per sostenere lo sviluppo e il benessere dei loro figli. Psicologi e psicologhe, avendo competenze nell'area della salute mentale, oltre ad avere un ruolo educativo e preventivo, offrono anche supporto psicologico e terapia familiare.

Figure assistenziali

Tra le figure professionali che si occupano di supporto genitoriale troviamo educatrici perinatali, doule e baby-sitter. Queste forniscono un supporto pratico e tangibile alle famiglie, offrendo assistenza nella cura dei bambini e nel mantenimento di un ambiente familiare sereno, e rappresentano anche un supporto prezioso per la donna durante la gravidanza, il parto e il post parto

Figure educative

Educatori, insegnanti, tutor dei compiti, coach sportivi e tate sono figure che operano nel supporto infantile, che lavorano direttamente con i bambini per favorire il loro apprendimento, sviluppo e benessere.

Figure sanitarie

Le figure sanitarie, invece, sono quelle che offrono assistenza medica e terapeutica. Pediatri, ostetriche, puericultrici e logopedisti giocano un ruolo cruciale nel monitorare la salute e lo sviluppo dei bambini e nel fornire supporto alle famiglie nelle sfide legate alla salute e al benessere.
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Ognuna di queste figure svolge un ruolo unico e complementare nel supportare genitori e caregiver nel loro viaggio educativo, contribuendo alla creazione di un ambiente amorevole, nutriente e stimolante per il benessere e lo sviluppo ottimale dei bambini.

Come si diventa una professionista di supporto alla genitorialità?

La formazione per diventare esperta del sostegno e del supporto genitoriale è complessa e deve tenere conto di numerose variabili. Sono necessarie competenze di biologia, fisiologia, psicologia, pedagogia, antropologia, sociologia, elementi di counseling, di comunicazione e negoziazione e molto altro. Si tratta infatti di lavorare con la complessità della relazione umana, del comportamento e dei bisogni delle persone

Tutto questo non può essere semplificato con una preparazione approssimativa, superficiale, condotta da personale non esperto che spesso si è formato con un corso di poche decine di ore, terminato il quale, senza alcuna esperienza pratica e senza supervisione professionale, si è buttato a "insegnare" riproponendo in forma semplificata ciò che ha imparato.

Quello che serve è un corso professionale e professionalizzante.

L'unicità della formazione di VivInfanzia

Quella che offre VivInfanzia è una formazione:
  • di alto profilo, dal punto di vista dei contenuti (il sapere scientifico basato su evidenze);
  • basata sulla soluzione di problemi pratici (il saper fare);
  • rispettosa dei bisogni del bambino, dei genitori e del sistema familiare nel suo complesso (il saper essere). 

Grazie a queste competenze, le nostre professioniste sono in grado di sostenere i genitori promuovendo un cambiamento nel loro comportamento e nella relazione genitore-bambino (Consulente del Sonno), affiancare le neomamme durante il percorso della gravidanza, del parto e dei primi nove mesi dopo la nascita del piccolo (Educatrice Perinatale), sostenere e supportare i genitori di bambini con disabilità con strategie mirate all'acquisizione di nuove abilità o al consolidamento di quelle presenti per migliorare il progetto di vita del bambino e della famiglia (Genitori Forti).

Le professioniste formate da Vivinfanzia possono contare su una formazione che si fonda sempre sulle più recenti evidenze scientifiche. I Master di Vivinfanzia sono costantemente aggiornati sia nei contenuti che nelle metodologie pratiche. La presenza costante del docente, laureato in Medicina e Psicologia Clinica, e la possibilità di accedere alla Supervisione (non una semplice "assistenza tra pari" ma condotta in modo scientifico e rigoroso) garantiscono una formazione completa, dove nulla è lasciato al caso e dove l'attenzione costante alle studentesse e al loro percorso di crescita professionale rende Vivinfanzia la scelta di eccellenza per chi vuole intraprendere con serietà il difficile ma affascinante percorso di professionista esperta nel supporto genitoriale.

Sei interessato/a a intraprendere un percorso di sostegno alla genitorialità? Vivinfanzia può aiutarti a farlo.
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Riferimenti bibliografici
- Baker, J. K., Fenning, R. M., & Crnic, K. A. (2011). Emotion socialization by mothers and fathers: coherence among behaviors and associations with parent attitudes and children’s social competence. Social Development, 20(2), 412-430.
- Cowan, P. A., & Cowan, C. P. (2002). Interventions to ease the transition to parenthood: Why they are needed and what they can do. Family relations, 51(1), 17-23.
- Webster-Stratton, C., & Reid, M. J. (2003). The Incredible Years Parents, Teachers, and Children Training Series: A multifaceted treatment approach for young children with conduct problems. In Evidence-based psychotherapies for children and adolescents (pp. 224-240). Guilford Press.
- Sanders, M. R. (2012). Development, evaluation, and multinational dissemination of the Triple P-Positive Parenting Program. Annual review of clinical psychology, 8, 345-379.
- Saraceno, C. (2020). **La famiglia contemporanea.** Il Mulino.

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